Rispetto alle problematiche di dipendenza, la Dott.ssa Paladino offre colloqui individuali, di coppia, familiari e di gruppo oltre a svolgere interventi di prevenzione nelle scuole.

Tra i vari interventi gestisce anche un gruppo di sostegno per i genitori/parenti delle persone che hanno problematiche di dipendenza.

Dipendere significa necessitare di qualcuno o qualcosa per soddisfare una propria esigenza vitale: benessere organico o equilibrio psicologico.

Si possono avere sia dipendenze sane che dipendenze patologiche.

Sana è la dipendenza dall'aria, dall'acqua, dalle relazioni sociali, dagli affetti familiari, dalla propria vita interiore, nella misura in cui queste dipendenze accrescono la ricchezza dell'Io.

Patologiche sono le dipendenze che viceversa diminuiscono o annullano il potere dell'Io su se stesso, compromettendo gravemente la qualità della vita. Di questo tipo sono le dipendenze da sostanze e da oggetti (alcool, droghe, farmaci, computer, internet, beni di consumo); le dipendenze da persone (genitori, parenti, partner amorosi o sessuali, capi carismatici) o da situazioni (sesso, trasgressioni, eccessi).

La dipendenza patologica si instaura quando assolve alla funzione patologica di arginare mediante esperienze ottundenti o eccitanti potenziali crolli psicologici in soggetti a rischio di ansia, di panico o di depressione.

L’organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-IV-TR) e il Manuale di Classificazione delle Sindromi e dei Disturbi Psichici e Comportamentali (ICD-X) descrivono ampliamente la nozione di dipendenza associata esclusivamente all’utilizzo di sostanze psicoattive.

Al di là dell’importazione sopracitata e largamente condivisa nella letteratura scientifica e nella pratica clinica, la nozione di dipendenza viene sempre più frequentemente utilizzata per spiegare anche sintomatologie derivanti dalla ripetizione di altre attività per lo più socialmente accettate che non implicano l’assunzione di alcuna sostanza.

Queste nuove dipendenze o dipendenze comportamentali si riferiscono a una vasta gamma di comportamenti. Tra esse le più note e maggiormente indagate sono il Gioco d’Azzardo Patologico (GAP), lo Shopping Compulsivo, la Dipendenza da Lavoro e da Studio, le Dipendenze da Tecnologia, le Dipendenze Relazionali e alcuni Disturbi Alimentari. Infatti, diversi studi evidenziano come sia le dipendenze comportamentali (Nuove Dipendenze) sia quelle determinate dall’uso di sostanze presentano delle somiglianze che possono essere così riassunte:

  • la sensazione di impossibilità di resistere all’impulso di mettere in atto il comportamento (compulsione);
  • sensazione crescente di tensione che precede immediatamente l’inizio del comportamento (craving);
  • piacere e sollievo durante la messa in atto del comportamento;
  • percezione di perdita di controllo;
  • persistenza del comportamento nonostante la sua associazione con conseguenze negative.                                          

In questo modo risulta chiaro che le tossicodipendenze sono solo una classe dei disturbi di dipendenza.                           

Francisco Alonso- Fernandez (1999) Medico Psichiatra, Neurologo e Psicologo presso l’Università di Siviglia, propone una suddivisione generale delle dipendenze che si basa su delle regole sociali e li distingue in:

- dipendenze sociali o legali: costituite da droghe legali (tabacco, alcol, farmaci.) e da attività socialmente accettate come mangiare, lavorare, fare acquisti, giocare, navigare in internet. In questa categoria sono incluse secondo l’autore, le dipendenze senza droga che sono agevolate dall’innovazione tecnologica della società moderna che genera stress, noia e senso di vuoto ma stimola un’immediata gratificazione.

- dipendenze antisociali o illegali: costituite da dipendenze da droghe e attività illegali, per esempio oppiacei, cocaina, stuprare.

La classificazione cosi mette in risalto la natura sociale e culturale delle dipendenze e suggerisce che le differenze tra dipendenze da sostanze e da comportamenti esistono non tanto per le sintomatologie a esse associate, quanto per le caratteristiche intrinseche degli oggetti di dipendenza.