La Dottoressa offre sostegno e supporto al malato oncologico e ai familiari.

La Psiconcologia, o Psicologia Oncologica, è la disciplina che si occupa, in modo specifico, delle variabili psicologiche connesse alla patologia neoplastica e in genere alle implicazioni psico-sociali dei tumori. Essa si sviluppa proprio in virtù delle complesse problematiche psicologiche ed emozionali che interessano la maggior parte dei pazienti affetti da cancro e dei propri familiari.

L’assistenza psicologica è importante sia per affrontare e gestire i numerosi eventi stressanti, a cui il paziente è sottoposto durante l’arco della malattia, sia per il possibile ruolo che i fattori di natura emozionale possono avere nel decorso della malattia.

Il malessere psicologico esiste e si esprime sia sotto forma di ansia aperta e di aggressività, sia sotto forma depressiva, e con dolore fisico. La presenza o l’assenza del dolore condiziona l’attività e l’umore della persona. Se da una parte il dolore induce uno stato di malessere psichico, dall’altra, come in un circolo vizioso, il dolore aumenta in presenza di paura, ansia e depressione.

I bisogni del malato in generale e del malato oncologico nello specifico sono importanti, grandi, fondamentali e decisivi per gli esiti stessi dell’andamento clinico e terapeutico e troppo spesso sono poco compresi e poco o per niente accolti, inducendo così la persona a uno stato di maggiore tristezza, rabbia, delusione, rassegnazione.  

L’intervento dello psicologo può essere strutturato a più livelli.

  1. Un primo livello, definito sostegno psicologico, è prevalentemente mirato a fornire al paziente un Io ausiliario che lo possa aiutare a superare la prima fase che, definita di shock, interviene subìto dopo la diagnosi.
  2. Il secondo livello d’intervento è costituito dal sostegno integrato. Esso unisce agli obiettivi dell’intervento precedente la possibilità di limitare gli effetti collaterali, delle terapie mediche e della malattia stessa. Si cercherà quindi di favorire l’aderenza, da parte del paziente, alla terapia affrontando i problemi pratici legati alla chemio-radio-terapia, all’insorgenza di disturbi quali insonnia e anoressia al dolore.
  3. Il terzo intervento è costituito dall’intervento psicoterapeutico. Esso è attuabile solo dopo una valutazione di opportunità e fattibilità eseguita dal terapeuta ed una esplicita richiesta del paziente in tal senso.

Tutti gli interventi quindi, anche se diversi, hanno come obiettivi generali:

  • migliorare la qualità di vita del paziente
  • contenere lo stato di sofferenza soggettiva
  • sviluppare modalità più funzionali e positive di affrontare la malattia
  • restituire un senso di controllo personale della propria vita
  • favorire la risoluzione di problemi pratici derivati dalla malattia e dalle cure
  • aiutare i pazienti e la sua famiglia a integrare la malattia nella propria esperienza di vita
  • aiutare il paziente e la sua famiglia a trovare un senso a ciò che è successo.

Principio cardine della Psiconcologia è che la persona esiste su più livelli, tutti ugualmente importanti: fisico, psicologico e sociale. Solo integrando queste tre dimensioni si può riuscire a mobilitare le risorse della persona e a farla muovere in direzione della salute.